Utente:Nick/Promozione/Lettera al Ministero delle Finanze

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Buongiorno. Vedo con piacere che presso www.finanze.it è possibile ricevere - in linea o via FTP - una grande quantità di istruzioni in formato HTML o PDF o semplice testo e programmi utili alla automazione delle procedure. Noto invece con grande dispiacere che la modulistica è fornita nella massima parte in formati proprietari: DOC o XLS della Microsoft, così come i suddetti programmi, che saranno pure in Java ma possono essere eseguiti unicamente su piattaforme Microsoft (formati EXE) oppure tramite emulatore. Mi sembra improprio, con gli strumenti che l'informatica fornisce oggi, che una Pubblica Amministrazione imponga agli utenti l'utilizzo di sistemi proprietari costosi e notoriamente inaffidabili (oltre che spesso incompatibili e talvolta al limite dell'illegalità, come evidenzia la recente sentenza di condanna subita dalla Microsoft nella causa contro la Sun Microsystems proprio sulla questione della distorsione operata sulle specifiche Java) come i programmi della nota Azienda, specie quando gli stessi servizi possono essere realizzati con altri e più efficienti strumenti e direi - nel caso specifico - anche con minor dispendio di denaro e risorse: per la modulistica l'ipertesto (HTML) o il testo semplice (che all'occorrenza possono essere copiati da tutti gli utenti sul proprio PC così come modificati e quindi stampati) sono più che sufficienti mentre per gli eseguibili si potrebbero fornire programmi utilizzabili su più piattaforme, oppure - nel caso specifico - si potrebbe dare la possibilità di interagire con programmi attivabili sui vostri server, come CGI che generano moduli in ipertesto dinamici (in genere molto meno impegnativo rispetto alla generazione di programmi ad hoc da compilare); questi programmi possono allora essere anche in Java ma in questo modo TUTTI gli utenti dotati di un semplice browser possono interagire con essi, indipendentemente dalla piattaforma.

Io personalmente uso Linux, perché è compatibile con gli Standard ufficialmente approvati, è più affidabile, sia in rete che "stand alone" ed è ottenibile ovunque, GRATUITAMENTE o praticamente al prezzo del supporto fisico su cui è distribuito, in rete o nei negozi di software. Oltretutto esistono anche per Linux pacchetti di software di office automation di alta qualita`, di utilizzo del tutto libero oppure gratuiti per uso non commerciale (come StarOffice, disponibile per un gran numero delle piattaforme più diffuse, comprese le MS Windows) e compatibili anche con formati esterni, pure con i sempre cangianti formati dei documenti Microsoft. Questo significa che io posso comunque leggere i formati Microsoft.

Tuttavia questa a Voi sottoposta resta, a mio parere, una questione importante per l'evoluzione dell'automazione nella Pubblica Amministrazione. Vi vorrei segnalare, anche per gli aspetti legali - se non ne siete già a conoscenza - uno degli articoli del Professor Roberto Di Cosmo - italiano docente in Francia - in una versione italiana: http://www.apogeonline.com/riflessi/art_44.html . Mi chiedo cosa ne pensa l'AIPA.

In Messico 140000 scuole adottano Linux; in Francia il Ministero dell'Istruzione ha stipulato recentemente una convenzione con le associazioni locali di utenti Linux: il Ministero "suggerisce" alle scuole l'adozione di Linux e le associazioni si impegnano a fornire assistenza per l'installazione delle macchine (cfr. http://linuxtoday.com/stories/515.html e anche http://www.aful.org/education/accord.html). Anche in Italia gruppi di utenti Linux hanno preso contatti con funzionari del Ministero della Pubblica Istruzione allo scopo di valutare la possibilità di interazioni analoghe a quella descritta.

Vi chiedo scusa per la lunghezza! Anch'io lavoro nel Pubblico, anche a contatto con gli utenti, e certe disfunzioni le sperimento ogni giorno: ritengo sbagliato "suggerire" agli utenti - o agli Aministratori di P. A. - l'impiego di standard che NON sono tali, non sono più efficienti e grazie ai quali il lavoro di settimane o di anni puo' andare in fumo in pochi secondi a causa di un dischetto infettato da un nuovo virus.

Grazie Distinti Saluti

Andrea Brugiolo