La licenza d'uso proprietaria
discrimina l'utilizzatore sotto due aspetti:
Sotto
l'aspetto economico perché essendo onerosa esclude chi
non è ricco (sia esso un paese intero, una singola
istituzione o una persona - insegnante e studente). Tra l'altro
quasi mai il software proprietario è accompagnato da
documentazione libera.
Sotto l'aspetto culturale
perché:
impedisce la verifica del
prodotto (ricompilazione), punto cardine della cultura
galileiana. Questa caratteristica rende il software proprietario
non trasparente e alimenta, tra gli insegnanti e studenti, una
cultura "oscurantista e dogmatica" nei confronti della
tecnologia informatica.
tolglie la "libertà di parola" impedendo
di padroneggiare la tecnologia (modifica e adattamento) e di
"entrare in gioco", cosa riservata solo al
produttore-fornitore;
La licenza proprietaria del
software umilia la scuola perché, oltre a privarla di
ogni libertà tranne quella di usare il software, induce,
insegnanti e studenti, alla copia illegale (pirateria del
software).
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